mercoledì, novembre 22, 2006

Misteri e storie di Venezia...

Torcello e il Ponte del Diavolo

Si narra che, durante l`occupazione austriaca di Venezia, una bella ragazza della Serenissima si fosse innamorata di un ufficiale dell`esercito occupante. La storia d`amore era impensabile e, infatti, fu osteggiata in primis dalla famiglia della ragazza stessa. I genitori, imbarazzati e intimamente offesi dal sentimento della figlia, allontanarono la ragazza da Venezia. Nel frattempo l`ufficiale austriaco venne assassinato, senza che ne fosse mai scoperto l`assassino... sebbene si conoscessero bene i mandanti, tra l`oligarchia veneziana.


La ragazza però cominciò a deperire, a non mangiare più, al punto che si cominciò a temere per la sua vita. Si fece avanti un amico di famiglia, dicendo che forse c`era un modo per farle incontrare nuovamente il suo amato. Costui, infatti, suggerì alla ragazza una maga che, si diceva, aveva la facoltà di mediare demoni e diavoli.

E così fu... La maga evocò uno di quei demoni che, secondo leggenda, celano sotto la lingua le chiavi che han la facoltà di aprire i tempi e gli spazi. Il diavolo evocato giunse ad un patto con la maga: avrebbe permesso ai due amanti di ritrovarsi se lei gli avesse consegnato le anime di 7 bimbi cristiani morti prematuramente.
Per il convegno dei due amanti era necessario trovare un ponte, in un luogo isolato e fu scelto il ponte di Torcello. Pochi giorni prima della Vigilia di Natale la maga e la ragazza si diedero appuntamento, nella notte, sul lato destro del ponte. Verso mezzanotte la maga consegnò una candela accesa alla veneziana, intimandole il silenzio, quindi salì fin nel mezzo del ponte.
Lì evocò il diavolo che si materializzò giantesco e nero davanti al lei. Senza dir nulla il demonio sfilò da sotto la sua lingua una delle chiavi d`oro e la porse alla maga.La vecchia lanciò la chiave nell`acqua, dove l`ombra del ponte si rifletteva sotto la luna.
A quel punto dall`altro lato del ponte apparve, per incanto, il giovane ufficiale austriaco. Seguendo le istruzioni, la ragazza attraversò il ponte passndo tra il demone e la strega. Quando raggiunse il suo amato, soffiò sulla fiamma e spense la candela. La storia narra che sia sparita col suo lui in tempi e luoghi ove, si suppone, abbiano trovato quella felicità negata loro sulla terra.

A quel punto il diavolo e la strega si diedero appuntamento la notte della Vigilia di Natale, per la consegna delle anime che la maga doveva al demone come pattuito. Si scelse la data del 24 dicembre perchè, in quella notte le forze del bene e del male erano occupate in altre opere.... ma qualcosa andò storto...
La maga morì in un incendio e non potè mai recarsi al ponte a pagar il suo debito... da allora, si narra, la notte della Vigilia di Natale un gatto nero attente inutilmente sul ponte la vecchia che venga a immolargli le 7 anime di bimbi cristiani...come promesso...




E davvero c’è quel gatto nero, ma è la Nerina, la gatta della Locanda Cipriani che va a trovare i mici della Giuliana, la decana ultra ottantenne di Torcello che abita proprio davanti il Ponte del Diavolo.


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