sabato, novembre 11, 2006


Feste di Venezia...e dintorni

San Martino

La leggenda di San Martino racconta di come Lui, nobile cavaliere, in una giornata grigia, piovosa e ventosa di novembre, tagliasse con la spada metà del suo caldo e rosso mantello per donarlo ad un poveretto infreddolito. Il poveretto benedisse il cavaliere tanto generoso e San Martino, quindi, prosegì per la sua strada a cavallo, in mezzo ad una pioggia che si faceva sempre più fredda e ventosa, quasi a strappargli quel mezzo mantello che gli rimaneva.Quando ad un tratto il cielo si aprì e al Cavaliere apparve Dio a ringraziarlo della generosità mostrata col poverello. Da allora a ricordo di ciò a metà novembre si apre la cosidetta Estate di San Martino, ossia un periodo di cielo sereno e assolato, seppur nel freddo dell`autunno.

L`11 novembre a Venezia, il giorno di San Martino, è uso che i bambini, muniti di coperchi e mestoli, discendano per per calli a gruppetti battendo rumorosamente gli attrezzi di cui son forniti. Nel far ciò intonano una filastrocca che fa così:

S. Martin xe `ndà in sofita
a trovar ea so` novissa
nona Rita no ghe gera
S.Martin col cùeo par tera
E col nostro sachet
ìcari signori xe S.Martin
Trad. "San Martino è andato in soffitta/ a trovar la sua fidanzata/ nonna Rita non c`era/ S. Martin col culo a terra/ E col nostro sacchettino/Cari signori per San Martino"

Filastrocca di oscuri natali e ancora più oscuro significato..specie per i bimbi delle elementari e dell`asilo.Lo scopo della scorribanda chiassosa tra calli e callette è quella di raccogliere, appunto, tra negozianti e passanti, qualcosa per questo povero San martino rimasto "col culo a terra", come recita la canzonetta. Ossia la versione, se volete, veneziana del "dolcetto o scherzetto" di origini anglosassoni.

E` tipico di questo giorno il classico biscotto a forma di cavaliere a cavallo con spada e mantello il "San Martin". Il dolce di S. Martino è fatto di pasta frolla, glassa di zucchero e praline a forma del santo a cavallo con spada e mantello.



La Festa di San Martino, ad ogni modo, è tipica di larga parte del Veneto Orientale, almeno fino a Treviso, essendo ricollegabile al momento dell`apertura del vino novello e delle prime castagne.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ollalà!
ciao irene, sono mandolino amico dell'arbitrino!
Carino il coso qui, come si chiama, blog...:-p
però, magari, qualche foto della livensa mettila :)

Anonimo ha detto...

Ciao Mandolino :oP mi spiace se non ci sono foto più interessanti ghghghghgh

Anonimo ha detto...

I congratulate, a brilliant idea

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