giovedì, settembre 21, 2006

Ricordo d`infanzia:

la mia ninnananna

Giusto l`altro giorno mi son ricordata della ninnananna che mi cantava il mio papy quand`ero piccola... la sera...L`ho ritrovata oggi...e ho sorriso a rileggerla... per me è un ricordo di bimba e spero non se la prenda nessuno... ma mio papà mi cantava questa canzone qui...

Cara Moglie
(Ivan Della Mea)


O cara moglie stasera ti prego
Dì a mio figlio che vada a dormire
Perchè le cose che io ho da dire
Non sono cose che deve sentir

Proprio stamane là sul lavoro
Con il sorriso del caposezione
Mi è arrivata la liquidazione
M`han licenziato senza pietà

E la ragione è perchè ho scioperato
Per la difesa dei nostri diritti
Per la difesa del mio sindacato
Del mio lavoro della libertà

Quando la lotta è di tutti per tutti
Il tuo padrone lo sai cederà
E se lui vince è perchè i crumiri
Gli dan la forza che lui non ha

Questo si è visto davanti ai cancelli
Noi si chiamava i compagni alla lotta
Ecco il padrone fa un cenno una mossa
Un dopo l`altro cominciano a entrar

O cara moglie dovevi vederli
Venire avanti curvati e piegati
E noi a gridare "crumiri venduti"
E loro dritti senza guardar

Quei poveretti facevano pena
Ma dietro a loro là sul portone
Rideva allegro il porco padrone
Li ho maledetti senza pietà

O cara moglie io prima ho sbagliato
Dì a mio figlio che venga a sentire
Che ha da capire che cosa vuol dire
Lottare per la libertà

...poi la gente si chiede perchè son cresciuta
così...

1 commento:

Irene ha detto...

Non è il Guccio, ma merita davvero. Non male per una neo assicuratrice delle coop rosse!
Sai che anche se tuo padre ti sfrattato da roma, io non lo faro mai e puoi venire quando vuoi.
Bacio

Walter