lunedì, settembre 25, 2006

Misteri e storie di Venezia...

El Casìn dei Spiriti...

A lato delle Fondamente Nove, nella zona vicino alla Madonna dell’Orto, si trova Palazzo Contarini dal Zaffo; del complesso fa parte il Casino degli spiriti, chiamato così perché da secoli ritenuto un luogo di ritrovo di spiriti irrequieti.
Sembra che di notte si vedano luci ondeggianti di candele, e si sentano suoni che si spandono nella laguna con una forte eco.




Secondo alcuni si ritiene che nei saloni del palazzo si tenessero delle cerimonie magiche, e che gli adepti di qualche setta facessero sedute spiritiche ed invocassero demoni.
Ma lo spirito più famoso, che infesta la casa, dicono sia quello di Luzzo pittore del “500, che in quelle stanza si incontrava con Giorgione, Tiziano, Sansovino. Luzzo è morto suicida per un amore non corrisposto da una delle amanti del Giorgione, Cecilia.


Tuttavia un`altra e oscura leggenda si lega a quel luogo:


Nel periodo seguente la seconda guerra mondiale Venezia, come nelle altre città italiane, viveva un brutto momento fatto di fame e miseria. In quegli anni era vivo il fenomeno del contrabbando di sigarette fatto di fughe e rincorse tra le barche della Finanza e le velocissime barchette blu a fondo piatto dei contrabbandieri locali.
Linda Cimetta era una donna che spesso arrivava a Venezia per comperarne un po’ e contrabbandarle a Belluno dove viveva col marito. In città non era ben vista perché si diceva facesse anche la prostituta. Dopo un po’ di lei non si seppe più nulla. La polizia indagò sulla sua scomparsa e venne a conclusione che Linda era stata vittima di un omicidio. Vennero pure trovati i colpevoli rei di averla uccisa con una scure, segata a pezzi, messa dentro un baule e gettata in mare.
In quei giorni alcuni ragazzi si tuffarono dalla riva delle Fondamente Nove e trovarono un baule pieno zeppo di seppie e granchi. Con la fame che c’era immaginatevi il parapiglia. E immaginatevi pure cosa successe quando tra una seppia e l’altra emerse il corpo fatto a pezzi di una donna. D’ora in poi nessun veneziano si sognerebbe mai di andare a pescare da quelle parti, vuoi per tradizione, rispetto, paura.

1 commento:

bellunopress ha detto...

Non era una prostituta. Si tratta di un refuso dovuto alla traduzione in inglese del fatto di cronaca-