giovedì, ottobre 11, 2007

Misteri e leggende della Laguna veneziana





...Ancora sulla Viglia del Giorno dei Morti








Era la notte precedente il giorno dei Morti, il 2 novembre, e due vecchi pescatori si trovarono ancora intenti in laguna ad armeggiar con le loro reti.Essendo alla vigilia di un giorno santo e anche per via delle molte leggende che raccontavano le truci punizioni occorse ai trasgressori dell`antica usanza, decisero di riporre le reti e rincasare prima di mezzanotte. Così alle undici di notte, concitati e frettolosi cominciarono a ritirare le lenze in barca.



Uno dei due sentì una lenza molto pesante. Cominciò a trarla in barca molto lentamente, onde si spezzasse la lenza e andasse perso anche quello che prometteva di essere un lauto bottino. Immaginatevi però la sorpresa quando, alltro capo del filo, vide riemergere dall`acqua il coperchio di una cassa da morto.
Impauriti e avviliti per l`accaduto, i due rinunciarono a rigettare in laguna il macabro ritrovamente, anche un po` per superstizione, e lo sistemarono in via provvisoria sulla prua della barca.



Maneggiando il coperchio della bara, però, s`accorgero che aggrappato sul retro c`era un enorme polpo di dimensioni enormi, come non se ne erano mai visti. Si rallegrarono al pensiero che la loro pesca non fosse stata del tutto infruttuosa e si misero ai remi per tornar verso casa.
Ad un certo punto il più anziano, spossato dalla fatica, si distese sul fondo della barca per schiacciare un pisolino, lasciando ambo i remi al compagno. Non fosse che fu svegliato di soprassalto dal polpo che gli si era avvinghiato con i tentacoli al viso, rischiando di soffocarlo. Il mostro tentacoluto fu staccato e riposto velocemente a prua, all`interno della barca, ma da lì, di nuovo, mosse i tentacoli verso l`uomo aggrappandosi, misterosamente, al collo e al viso dell`uomo più volte.



Scossi ed intimporiti, gli anziani pescatori giunti al porto, non esitarono a raccontare ai più giovani, incontrati sulla riva, l`inquietante avventura vissuta. Questi, incuriositi, presero il polpo tra le mani e, sentendolo rigido e stranamente rigonfio, lo tagliarono a mezzo. Lo stupore fu generale quando, dalla testa del polipo saltò fuori... un teschio umano.



Un ammonimento che veniva direttamente dalle anime, affinchè venisse rispettato il giorno a loro dedicato.

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