Leggende della Laguna
La botte di Sant`Albano
Per questa storia siamo a Murano, nella Basilica veneto-bizantina dei Santi Maria e Donato. La tradizione popolare vuole che la sua origine sia legata ad un voto fatto da Ottone I il Grande, quando implorava il cielo di scampare ad una tremenda burrasca che sorprese in mare il naviglio su cui navigava.La leggenda narra che fu edidicata tra il 950 e il 957, in un campo di gigli rossi.
Dando le spalle al portone d`entrata e guardando la parete della navata centrale che sovrasta il colonnato di sinistra, si noterà un leone di San Marco accompagnato da due stemmi e da un oggetto bizzarro: una piccola botte, nota anche come "El botasso de Sant`Alban".
Per questa storia siamo a Murano, nella Basilica veneto-bizantina dei Santi Maria e Donato. La tradizione popolare vuole che la sua origine sia legata ad un voto fatto da Ottone I il Grande, quando implorava il cielo di scampare ad una tremenda burrasca che sorprese in mare il naviglio su cui navigava.La leggenda narra che fu edidicata tra il 950 e il 957, in un campo di gigli rossi.
Dando le spalle al portone d`entrata e guardando la parete della navata centrale che sovrasta il colonnato di sinistra, si noterà un leone di San Marco accompagnato da due stemmi e da un oggetto bizzarro: una piccola botte, nota anche come "El botasso de Sant`Alban".
La leggenda racconta che la botticella fose reliquia appartenente agli abitani dell`isola di Burano (buranei) e che da costoro fosse custodita con ogni cura. Questa botte, infatti, aveva una peculiare caratteristica: posta a lato delle reliquie di Sant`Albano, giunte in laguna nel 1067, ess non smettesse di spillare vino.I muranei erano, si può ben capire, invidiosissimi di questa fortuna capitata ai "vicini d`isola". Burano e Murano, infatti, vivono da sempre una rivalità che si può ben dire abbia radici molto lontane nel tempo.Fu, dunque, assemblato in quel di Murano una sorta di banda d`incursione che, nottetempo, sottrasse la celebre botticella ai buranei, ben decisi a godere loro di quanto la botticella spargeva.
Tuttavia, una volta sbarcati a Murano, ci si accorse subito che la piccola botte non aveva più alcuna intenzione di spillare alcunchè. Nè i muranei ebbero sufficiente tempo per pensare come si poteva forzare la miracolosa botticella a fare il proprio lavoro, che già, armate le barche ed imbracciati i remi, i buranei stavano giungendo alle porte di Murano per reclamare il maltolto.
"Non ne godiamo noi? Non ne godrete nemmeno voi!" fu il pensiero dei muranei che, servendosi si una scala, murarono la piccola botte nella basilica, lavvode sulla parete ne è disegnata l`effige. Invitarono quindi i buranei ad andaserla a prendere se ci tenevano tanto.
NB. dietro l`altare di questa chiesa si può ammirare un`altra reliquia molto singolare. Si narra, infatti che Donato sconfiggesse con un solo segno di croce un gran Drago. I resti mortali della terribile creatura, da allora, riposano appunto dietro l`altare della basilica: si tratterebbe di alcune costole e dei resti di un gigantesco dente.